L’arresto cardiaco improvviso è una condizione in cui il cuore cessa di colpo e inaspettatamente di battere. Quando si verifica, il sangue smette di arrivare al cervello e ad altri organi vitali. L’arresto cardiocircolatorio non dà segni premonitori, può colpire chiunque, in qualunque momento, in qualunque posto, non ci sono segnali d’allarme e può colpire anche quei soggetti che non hanno mai manifestato problemi cardiaci.

L’organizzazione mondiale della sanità stima che in Italia si verificano 73.000 eventi ogni anno, più 200 al giorno, uno ogni 7 minuti. Un esito mortale causato principalmente dal ritardo dei soccorsi. Il trattamento precoce, in attesa dell’arrivo dei soccorsi comprende solo due semplici azioni:

  • Massaggio cardiaco esterno, per mantenere il flusso di sangue ossigenato al cervello;
  • Defibrillazione precoce con un defibrillatore (DAE) per ripristinare il normale ritmo cardiaco.

Ognuno di noi è in grado di metterle in pratica senza particolari abilità specifiche, basta la consapevolezza di poterlo fare e poche nozioni apprese in brevi eventi formativi dedicati: i corsi BLSD.

CHE COS’E’ UN PROGETTO DI CARDIOPROTEZIONE?

Un progetto di cardioprotezione è un pacchetto pensato e personalizzato appositamente per qualsiasi ente o struttura privata o pubblica, con cui sarà possibile imparare a gestire e combattere un arresto cardiaco improvviso grazie alla consapevolezza delle persone sensibilizzate e alla defibrillazione precoce.

Il progetto Per Un Battito – #aTuttoCuore prevede: 

  • La progettazione di un piano di “consapevolezza” personalizzato, atto ad intercettare le esigenze dell’ente promotore della campagna di sensibilizzazione;
  • Il supporto per la divulgazione/comunicazione dell’iniziativa.
  • La valutazione del fabbisogno formativo in relazione al tipo di utenza soccorso adulto, soccorso pediatrico).
  • L’identificazione della popolazione più idonea all’addestramento continuo;
  • La valutazione e la scelta del defibrillatore più̀ idoneo.
  • La valutazione del numero di defibrillatori/postazioni in relazione allo spazio da cardioproteggere.
  • La valutazione degli accessori in relazione al tipo di utenza (adulti, bambini).
  • La definizione di un programma di assistenza.

Perché dotarsi di un defibrillatore in aggiunta al progetto di sensibilizzazione?

L’intervento immediato effettuato con un defibrillatore aumenta sensibilmente le probabilità di sopravvivenza della vittima. Gli studi clinici hanno evidenziato che:

  • una defibrillazione effettuata entro 1 minuto dall’arresto cardiaco può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 90%
  • una defibrillazione effettuata entro 3 minuti dall’arresto cardiaco può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 75%

I defibrillatori semiautomatici esterni (DAE o AED) sono strumenti salvavita e la loro diffusione contribuisce ad aumentare la probabilità di sopravvivenza a fronte di un arresto cardiaco improvviso:

  • Semplice da utilizzare e sicuro, decide tutto “lui”;
  • Il soccorritore è sollevato da qualsiasi responsabilità penale;
  • Analizza autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock; le istruzioni vocali e su schermo, luci, messaggi di testo e suoni assistono il soccorritore in ogni passaggio durante la defibrillazione

Le fasi del progetto sono:

1) Studio teorico
2) Realizzazione operativa
3) Fase divulgativa

Studio teorico
Il suo scopo è la riduzione dei tempi per la defibrillazione, attraverso l’analisi delle strutture e del territorio; si vuole così determinare la collocazione ottimale dei defibrillatori, in modo che siano equidistanti da un punto di vista temporale, individuando pattuglie mobili e sedi fisse.

Realizzazione operativa
Tale fase comprende la formazione che sarà a cura degli istruttori dei centri di formazione e la dislocazione dei defibrillatori e degli espositori multimediali nei luoghi individuati nella fase precedente. I corsi BLS-D saranno svolti con trainer simulatori dei defibrillatori e manichini, con l’ausilio di materiale didattico (manuali, video, presentazioni) per poter addestrare il personale selezionato.

Attraverso la mappatura delle postazioni e della registrazione delle persone addestrate alle manovre di Rianimazione Cardiopolmonare verrà creata una rete di soccorso efficace e perfettamente integrata con i servizi di emergenza già presenti sul territorio.

Fase divulgativa
L’obiettivo è la diffusione delle notizie sul progetto, sensibilizzando e coinvolgendo l’opinione pubblica, durante e successivamente la fase operativa e accrescendo sempre di più il numero di persone interessate e formate.

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