L’arresto cardiaco improvviso è una condizione in cui il cuore cessa di colpo e inaspettatamente di battere.

Quando si verifica, il sangue smette di arrivare al cervello e ad altri organi vitali. 

L’arresto cardiocircolatorio non da segni premonitori, può colpire chiunque, in qualunque momento, in qualunque posto, non ci sono segnali d’allarme e può colpire anche quei soggetti che non hanno mai manifestato problemi cardiaci.
Ogni anno in Italia circa 70.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. Il trattamento precoce, in attesa dell’arrivo dei soccorsi comprende solo due semplici azioni: – Massaggio cardiaco esterno, per mantenere il flusso di sangue ossigenato al cervello – Defibrillazione precoce con un defibrillatore (DAE) per ripristinare il normale ritmo cardiaco. Ognuno di noi è in grado di metterle in pratica senza particolari abilità specifiche, basta la consapevolezza di poterlo fare e poche nozioni apprese in brevi eventi formativi dedicati (Corsi BLS-D). OGNI MINUTO DI RITARDO NELLA RIANIMAZIONE (RCP) RIDUCE DEL 10% LE POSSIBILITÀ DI SOPRAVVIVENZA. OLTRE I 10 MINUTI DALL'EVENTO IL DANNO E’ IRREVERSIBILE.
Raggiungere una persona colta da un arresto cardiaco improvviso può essere difficoltoso ed il 118 difficilmente riesce ad intervenire entro dieci minuti dall’accaduto. Più dell’85% degli episodi di arresto cardiaco improvviso si verificano in presenza di persone che potrebbero fare la differenza. Queste persone purtroppo, per paura di sbagliare, per l’ansia o lo spavento, nella stragrande maggioranza dei casi, attendono i soccorsi senza fare nulla. Questo è il motivo per cui la mortalità è molto alta, ma allo stesso tempo lo stimolo che ci fa sostenere con forza che quel tasso di sopravvivenza bassissimo, può essere addirittura decuplicato con la sensibilizzazione della popolazione, la formazione specifica e gli strumenti adatti. Ognuno di noi può intervenire!

L’intervento immediato effettuato con un defibrillatore aumenta sensibilmente le probabilità di sopravvivenza della vittima. In dettaglio gli studi clinici hanno evidenziato che:

  • una defibrillazione effettuata entro 1 minuto dall’arresto cardiaco può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 90%
  • una defibrillazione effettuata entro 3 minuti dall’arresto cardiaco può aumentare il tasso di sopravvivenza fino al 75%

I defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) sono strumenti salvavita e la loro diffusione contribuisce ad aumentare la probabilità di sopravvivenza a fronte di un arresto cardiaco improvviso. Semplice da utilizzare e sicuro, decide tutto "lui".

Il soccorritore è sollevato da qualsiasi responsabilità penale, dal momento che ha agito “costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona”.

Sono dispositivi, sicuri e di facile utilizzo, in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie defibrillabili, fibrillazione ventricolare (FV) e tachicardia ventricolare (TV).

Analizza autonomamente il ritmo cardiaco del paziente e determina se è necessaria l’erogazione di uno shock; le istruzioni vocali e su schermo, luci, messaggi di testo e suoni assistono il soccorritore in ogni passaggio durante la defibrillazione. I defibrillatori sono estremamente intuitivi nel loro utilizzo, non è necessaria alcuna esperienza medica per saperli utilizzare: bastano poche ore di addestramento per imparare a salvare una vita umana, e la legge italiana, con il DL n° 69 del 15 Marzo 2004 ha dato via libera a tutti gli Italiani per poter utilizzare un defibrillatore.

La Modus Operandi srl ha sempre creduto nella sensibilizzazione e formazione della popolazione alle tecniche di rianimazione e all’uso del defibrillatore, pertanto ha deciso di promuovere ed incentivare la diffusione della cultura della defibrillazione precoce attraverso un servizio gratuito di consulenza offerto a tutti coloro che sono interessati a dotarsi di defibrillatori semiautomatici per cardioproteggere la propria struttura, sia pubblica che privata.

Noi stessi abbiamo cardioprotetto la nostra sede operativa.

Il compito del defibrillatore è quello di salvare vite. Il tuo quello di possederne uno!

Ogni giorno milioni di persone trascorrono almeno 1/3 della loro giornata in azienda. In Italia 3.500 persone ogni anno sono colpite da arresto cardiaco sul posto di lavoro, solamente il 5% di loro sopravvive. Avere un defibrillatore in azienda, posizionato come un comune estintore, significa alzare la possibilità di sopravvivenza ad oltre il 50%.

Secondo le statistiche, sono colpiti soggetti con o senza una patologia cardiaca nota, con un’età compresa tra i 37 e i 59 anni. Ovviamente più a rischio sono i lavori pesanti: fabbriche e cantieri sono i primi luoghi da cardioproteggere. Il defibrillatore è un investimento essenziale anche nelle grandi aziende, dove l’elevato numero di impiegati alza la probabilità che si verifichi un arresto cardiaco all’interno degli uffici. 

La legge per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro non prevedere l’obbligo del defibrillatore in azienda, ma prevede comunque che ci sia del personale formato al primo soccorso. Saranno proprio queste persone quelle in grado di effettuare una manovra di rianimazione e a utilizzare all’occorrenza il DAE

Il defibrillatore in azienda è altamente consigliato soprattutto in quelle ad alto rischio: 

  • Aziende con aree dove sono presenti apparecchi elettrici;
  • Aziende con luoghi di lavoro all’aperto, dove possono cadere fulmini o dove si lavora su linee elettriche;
  • Aziende in zone isolate dove è più difficile far arrivare i soccorsi come impianti di perforazione, cantieri di costruzione, piattaforme marine,…
  • Aziende in luoghi di transito o permanenza di molte persone.

La presenza di un defibrillatore in azienda con personale in grado di utilizzarlo dopo aver seguito un corso BLS-D  per l’utilizzo può veramente salvare molte vite.

L’obiettivo del progetto è quello di informazione, sensibilizzazione e formazione,  cardioproteggendo le sedi aziendali, installando all’interno di esse postazioni DAE e formando più persone all’interno dell’ azienda sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e sull’utilizzo del defibrillatore.

  • Trasmetti ai tuoi dipendenti, clienti e ad ogni ospite la certezza di prestare la massima attenzione alla loro salute e benessere.
  • Non è necessaria esperienza medica per utilizzarlo ma alcune ore di corso.
  • L’INAIL prevede una riduzione del premio per le aziende che adottano il DAE e provvedono alla formazione del personale al BLS-D (Basic Life Support Defibrillation)
  • Ti consente di ottenere fino a 40 punti nel modello OT23 (ex OT24) per lo sgravio assicurativo Inail.
  • Acquisto soggetto a credito d’imposta come bene strumentale.

Gli obiettivi principali del progetto di Modus Operandi srl sono:

  • Dotare le aziende di un defibrillatore semiautomatico DAE per utilizzo extra-ospedaliero, in virtù della superficie aziendale, del numero di stabilimenti, della configurazione del luogo di lavoro, del numero dei lavoratori;
  • Formare attraverso corsi BLS-D (Supporto delle funzioni vitali di base e defibrillatore) i dipendenti, direttamente in azienda, in modo che possano dare un primo fondamentale aiuto e diventare loro stessi “first-responder”;
  • Diffondere la cultura del primo soccorso “laico” in situazioni di emergenza;
  • Mantenere in perfetto stato di funzionamento il defibrillatore nel tempo attraverso un adeguato “Programma di Assistenza e Manutenzione DAE”;
  • Diffondere sul suolo pubblico la presenza di defibrillatori semiautomatici  opportunamente segnalati;
  • Salvaguardare i cittadini che saprebbero dove trovare un immediato aiuto in caso di arresto cardiaco.

Per ogni informazione ed approfondimento siamo a disposizione

Consulenza gratuita

modus operandi srl propone defibrillatori di qualità, pronti all’uso, facili da usare, con bassi costi di gestione e consigliati in base alle reali esigenze.