1. Strutture orizzontali
    in passato l’apprendimento è sempre stato organizzato in modo verticale: istituzioni come scuole e università fornivano le informazioni dall’alto verso il basso, dall’autorità all’utente in modo autorevole ma standardizzato e individuale. oggi la sfida è mettere
    a disposizione di tutti informazioni in via orizzontale: ciò favorisce l’aggregazione in team e il lavoro di squadra, cambiando forma anche all’organizzazione e alla qualità del lavoro stesso.
  2. Dall’autorevolezza alla credibilità
    la proliferazione di informazioni e il loro percorso “orizzontale” ha generato una nuova necessità: riconoscere la credibilità delle fonti. sempre più spesso la strategia di apprendimento, infatti, non riguarda imparare “qualcosa”, ma imparare “il come”.
  3. Istruzione decentrata
    Adottare una forma d’istruzione collettiva, induttiva e aperta potenzialmente a qualunque membro del team, qualsiasi sia il suo livello conoscitivo, permette di decentrare il nucleo delle informazioni e aprirsi ai benefici delle verifiche collettive e delle valutazioni costruttive di gruppo.
  4. Apprendimento continuo
    i cambiamenti costanti che avvengono nel mondo ci ricordano che anche noi, per non rimanerne sommersi e anzi per saperli sfruttare, dobbiamo costantemente cambiare e imparare. la rete formativa, per sua natura, garantisce un apprendimento orizzontale e distribuito in modo continuo tra i soggetti che poi adopereranno in maniera coordinata il contenuto.
  5. Istituzioni didattiche come “reti mobili”
    la rete e il suo apprendimento collaborativo altera anche la percezione delle “istituzioni”: da un insieme di norme e regolamenti per definire le attività a reti mobili che sottintendono flessibilità, interattività e risultati di squadra. le istituzioni trasformano le trasferiscono le loro caratteristiche ai centri formativi: da affidabilità e predittività a flessibilità ed innovazione.
  6. Scalabilità e simulazioni
    le nuove tecnologie consentono a chi si trova a una distanza fisica qualsiasi di imparare comunque insieme, in modo collaborativo e gli uni dagli altri. la potenza del metodo si dispiega anche nella possibilità di conoscere determinati processi o sistemi attraverso simulazioni reali o virtuali. scalabilità e simulazioni sono il tassello decisivo per un
    apprendimento efficace, libero da vincoli dettati dallo spazio e dalla realtà, potenzialmente pericolosa per apprendere, in cui siamo immersi.